Introduzione, a cura del Segretario del C.S.S., Giovanni Salafia, in occasione del dibattito pubblico, organizzato dallo stesso C.S.S. presso la Biblioteca Civica di Caronno Pertusella, il 16 novembre 2007, sul seguente tema:

 

“Il ruolo dello Sport come elemento educativo

ed implicazioni sulla pianificazione degli interventi di edilizia sportiva”

 

         Il Coordinamento delle Società Sportive (C.S.S.) di Caronno Pertusella, fondato nel 1988, è, come riportato nell’Articolo 2 del suo Statuto,

“la libera espressione delle Associazioni Sportive operanti in Caronno Pertusella, che, nella conduzione delle proprie attività sportive, mantengono piena individualità e autonomia … è apolitico … determina i propri indirizzi a partire dal riconoscimento dei valori di impegno e disciplina dello sport in tutte le sue forme … il suo obiettivo è quello di promuovere e coordinare tutte le iniziative atte a sviluppare e propagandare la pratica delle varie discipline sportive, in particolare verso i giovani … si pone quale elemento di riferimento nei confronti dell'Amministrazione Comunale per la soluzione dei problemi generali che riguardano i propri soci, in particolare:

-         indicare le priorità di intervento per la realizzazione ed il mantenimento delle strutture sportive comunali;

-         fornire indicazioni e proposte per l'utilizzo delle strutture comunali esistenti;

-         promuovere ed organizzare iniziative atte a sviluppare la tematica sportiva nel territorio (Festa dello Sport, convegni, dibattiti, ecc.)”.

 

         Sono, questi, i cardini su cui i fondatori del C.S.S. hanno voluto imperniare questa struttura, definendo anche i requisiti richiesti a quanti ne vogliano far parte e sui quali confrontarsi per una corretta e trasparente gestione dello Sport.

 

Una gestione affidata a chi, di Sport, se ne intende ed è stato riconosciuto quale “elemento di riferimento nei confronti dell’Amministrazione Comunale” per tutto ciò che riguarda l’argomento Sport.

 

Il C.S.S. raggruppa un’ampia e variegata offerta di pratica sportiva, che comprende sia le Discipline più conosciute, anche dal pubblico televisivo, sia quelle di cui è difficile trovare traccia negli organi d’informazione, se non specializzata, ma, non per questo, meno importanti delle prime.

 

I risultati agonistici maturati negli anni dagli Atleti delle Associazioni Sportive caronnesi potrebbero, da soli, rappresentare un ottimo biglietto da visita per quanti volessero dare un’occhiata superficiale al mondo sportivo del nostro Comune; ma noi, operatori in un settore che non è soltanto agonistico o ludico, ma anche e soprattutto sensibile agli aspetti di aggregazione sociale, di crescita, di educazione, di attenzione verso tutti gli utenti, in particolar modo le fasce giovanili, vogliamo “approfittare” di questa occasione per far riflettere sul senso del nostro impegno verso i più giovani, sul nostro operare in un ambito sportivo che non sia necessariamente di vertice, ma, soprattutto, fruibile da tutti, anche da coloro i quali, forse, non saranno mai dei campioni, ma che, solo per l’impegno e la volontà che mettono nel partecipare, ci regalano emozioni e soddisfazioni ancora più grandi.

 

Il nostro modo di vivere il mondo sportivo caronnese, spesso sconosciuto al grande pubblico, è caratterizzato da tenacia e discrezione, dall’operare quotidianamente, lontano dai riflettori e dietro le quinte di piccoli e grandi eventi, per garantire a tutti la possibilità di mettersi in gioco, di esprimersi e di partecipare alla grande gioia di praticare una Disciplina sportiva, qualsiasi nome essa abbia.

La possibilità di praticare Sport è un valore irrinunciabile per ogni singolo e, in prospettiva, per ogni società che abbia a cuore il benessere dei suoi appartenenti: stare bene con se stessi e con gli altri diventa importante nella costruzione dei rapporti, quindi della vita di ciascuno, così come importante è il mantenimento di un clima sociale sereno.

Caronno Pertusella, grazie all’opera delle Società Sportive presenti, garantisce un’offerta di pratica sportiva dilettantistica, agonistica ed amatoriale che, quanto a varietà e qualità, non ha nulla da invidiare a Comuni più “blasonati”.

 

La missione che, come C.S.S., ormai da quasi vent’anni, portiamo avanti con convinzione, ci sprona ad operare in favore dell’unico ed assoluto diritto, che deve essere di tutti (piccoli, adulti ed anziani), ad una pratica sportiva sana, serena e caratterizzata dalla qualità e competenza dei nostri associati. Sport non soltanto agonistico, ma, soprattutto, come occasione di crescita psico-fisica e di aggregazione sociale: questo è il nostro contributo alla realizzazione di una Società migliore e più a misura d’uomo.

 

Entrando nel merito dell’incontro di questa serata, propongo alcuni spunti di riflessione sulla prima parte del titolo (Il ruolo dello Sport come elemento educativo), lasciando agli altri colleghi ed a tutti i presenti la possibilità di intervenire, su questo aspetto, così come sull’altro (implicazioni sulla pianificazione degli interventi di edilizia sportiva) con riferimento alla situazione che ci vede coinvolti direttamente: quella del nostro Comune.

 

In quanto operatori nel mondo sportivo e sociale, ci troviamo, nella stragrande maggioranza dei casi, a rapportarci con gli utenti più particolari, delicati ed importanti: i bambini.

 

Facendo attività con loro, abbiamo il privilegio di scoprire o, meglio, di “riscoprire” la bellezza e la genuinità del trovarsi insieme per fare qualcosa di piacevole e costruttivo: dai nostri bambini abbiamo molto da imparare.

 

Giocare muovendosi è la principale attività dei bambini; attraverso il gioco e le attività sportive connesse, essi sperimentano, si mettono alla prova, conoscono, imparano: in una parola, crescono.

 

Motricità intesa, quindi, non come semplice esecuzione meccanica, quanto, piuttosto, come primo elemento di approccio e di dialogo, che consente agli adulti di entrare in contatto con i bambini e di trasferire loro messaggi, affetti, conoscenze, abilità, regole, stili di vita.

 

Il movimento è un mezzo potente e divertente per favorire una crescita umana equilibrata.

 

Ecco, allora, comparire la figura della persona deputata a “dirigere il gioco”, ad essere il punto di riferimento; una persona che, a seconda dei casi, prende nomi come Allenatore, Istruttore, Maestro, Coach, Mister, Insegnante, Docente … Mi piace riassumere tutti questi termini, che pure hanno una valenza e dei risvolti, anche psicologici, importanti, con un termine, forse, più comune ed apparentemente semplice: Educatore.

 

Educatore: colui che fa crescere e maturare un soggetto dal punto di vista morale ed intellettivo, sviluppando le sue disposizioni naturali.

Educare: dal Latino “e–ducere” = “condurre da”, “tirare fuori” = far emergere le potenzialità insite in ogni soggetto ed aiutarlo a percepirle, riconoscerle e farle proprie, per poterle sviluppare.

La concezione Socratico-Platonica dell’Educazione sottolineava l’importanza di questo concetto: bambino = essere già ricco di conoscenze, che deve solo ricordare.

Educazione, quindi, distinta dalla istruzione, intesa come insieme delle tecniche e delle pratiche per mezzo delle quali un individuo viene istruito mediante insegnamento teorico o tecnico-operativo di nozioni di una disciplina, di un'arte, di un'attività.

Tuttavia istruzione ed educazione possono fondersi quando l'insegnante cerca di favorire la comprensione autonoma da parte degli allievi, instaurando con loro un dialogo "esplorativo" e stimolando la loro creatività nell'apprendimento.

Concludo il mio intervento con un’affermazione che, dal momento in cui l’ho letta, mi ha colpito nel profondo, facendomi riflettere sul mio ruolo di insegnante e di educatore e la cui vibrazione risuona in maniera netta, ogni volta…

 

“Insegnare è toccare una vita per sempre”.

 

 
   

Infoline: 333 6436069

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